Prima edizione


176 volte EUROPA

Premio

Antonio Megalizzi

"per un’Europa con meno confini e con più giustizia"

Io sono!

Antonio Megalizzi era un giovane e brillante reporter italiano appassionato dell’Europa o meglio “innamorato” dell’Unione Europea, come amava dire lui stesso, ucciso l’11 dicembre del 2018 da un colpo di pistola sparato da Chérif Chekatt, un ragazzo più o meno della sua stessa età, mentre passeggiava con due amiche al mercatino di Natale di Strasburgo. Antonio, venne colpito alla testa e le sue condizioni apparvero subito molto critiche: “Condizioni irreversibili e inoperabili” sentenziarono i medici. A soli 29 anni, Antonio passò dal coma alla morte, diventando la quarta vittima dell’assurdo e fanatico attacco terroristico di quella sera.

Antonio sognava di diventare un giornalista e di continuare ad occuparsi di Unione Europea ed era anche uno dei conduttori di Europhonica, uno dei format radiofonici di RadUni, associazione che raggruppa le radio universitarie italiane. Era arrivato a Strasburgo qualche giorno prima dell’attacco per seguire l’ultima plenaria dell’anno.

Un suo coetaneo, quella sera, con un assurdo colpo di pistola, ha spezzato il suo sogno. Antonio era un europeista convinto, un brillante reporter, molto apprezzato per il suo impegno, per la sua gentilezza e la sua determinazione.

La famiglia Megalizzi è originaria di Reggio Calabria, ma pochi mesi dopo la nascita di Antonio si era trasferita a Trento, dove il giovane viveva.

Antonio se ne è andato ma il messaggio che ci ha lasciato attraverso il suo impegno e la sua vita non morirà mai e può davvero aiutarci tutti ad essere degli uomini migliori.

Cielo d'acciaio - di Antonio Megalizzi

Sento il vento penetrare sulle lastre metalliche del mio corpo longilineo. A malapena in questo momento riuscirei a leggere il nome stampato sul fianco destro. Sembra un codice fiscale: AGM – 158 – JASSM


Durante le prove ascoltavo i miei costruttori rassicurare omaccioni in divisa militare riguardo le potenzialità del mio futuro operato.


«Ha per propulsore un turbogetto Teledyne CAE J402, e possiede un sistema di navigazione inerziale che aggiorna i dati attraverso il Global Positioning System».


Tele cosa? Global che?




«Possiamo piazzarli sugli F-35 o sugli F-16. Volano che è un piacere».


All’epoca non sapevo che mi avrebbero fatto volare davvero, e se l’avessi saputo avrei stoppato tutta la preparazione. Io ho paura di volare!


Anche perché tutti gli amici che si sono allenati con me non sono più tornati: AGM – 88 – HARM, AS – 9- KYLE, AGM – 62 – WALLEYE.


Quest’ultimo mi inquietava un sacco: diceva che il nostro compito era quello di salvare il mondo dalla minaccia del terrorismo. Dovevamo distruggere per non farci distruggere. Che è un po’ come dire che bisognerebbe accoltellare gente a caso per strada perché uno di questi un giorno potrebbe farlo a te.


Comunque anche lui è partito e mai più tornato, anche se i discorsi strani qui continuavano a farli. Prima della partenza sentivo gli stessi omaccioni della sala test vantarsi con altri militari inferiori di grado riguardo alla potenza del mio lancio.

«Se dimostra di fare il bravo bambino lo vendiamo alla Finlandia e alla Corea. Costa tanto ma rende bene».

Chissà se vedrò mai la Finlandia. O la Corea.


Al momento scorgo solo una distesa pianeggiante di sabbia arida e di pietre sudate.


Corro. Volo.


Raggiungo i 500 km/h, roba che neanche una Maserati truccata, o una Bugatti Veyron guidata da Alonso.


Inizio ad avere paura: l’addestramento finiva qui. Non conosco i passi successivi al lancio, non me li hanno mai raccontati.


Come mi devo comportare ora? Dove devo andare?


Gli omaccioni hanno pianificato metro per metro la mia traiettoria e dovrei sentirmi tranquillo, ma negli allenamenti il tutto finiva nel giro di due minuti mentre ora, che ne sono passati almeno quattro, sento la pressione dei miei motori che aumenta vertiginosamente.


Ansia. La cosa mi spaventa.


Esiste un tasto per spegnermi?


E se aprissi un paracadute e cadessi nel vuoto?


Il deserto mi accoglierebbe, dopotutto non gli ho fatto nulla.


700km/h.


Mi sembra di esplodere. Ogni mio componente invoca aiuto.


È assurdo che coloro che mi hanno costruito e cresciuto con tanta cura ora se ne freghino.


Amici? Dove siete? Mi sentite?


Vedo qualcosa all’orizzonte. Sembra un cumulo di case e macerie.


Forse è là che devo andare, forse è là che mi aspettano tutti.


AGM – 88 – HARM? AS – 9- KYLE? AGM – 62 – WALLEYE? Ci siete anche voi vero?


Ragazzi? Come si spegne quest’affare? Devo arrivare fin là?


Più mi avvicino e più prendo velocità. La cosa mi preoccupa.


Inizio a tremare. Sento un caldo infernale provenire dal mio interno, come se stessi già bruciando.


Spegnetemi amici! Ho bisogno di voi! Mi sentite?


Vedo le case del paese a pochi metri da me. Devo capire come arrestarmi, altrimenti rischio di fare male a qualcuno.


Ragazzi? Mi spegnete? Sto finendo contro delle case! Rischio di fare qualche danno!


Perché nessuno mi sente? Dove sono finiti tutti?


Eppure fino a dieci minuti fa dovevo salvare il mio paese, dovevo mettere al sicuro il mondo. Al sicuro da cosa poi? Non ce l’hanno mai spiegato.


Riesco ad intravedere le finestre degli appartamenti di fronte. Ci sono armadi, tavoli, cucine e sedie. Vedo persone che scappano, che urlano, che prendono infanti in braccio e se li portano via.


Scusate ragazzi! Non volevo spaventarvi. Adesso mi fermano e risolviamo! Tranquilli!


Tranquilli si, ma la velocità qui aumenta.


Adesso vedo un orsacchiotto. È giallo, con gli occhi marroni e il papillon rosso. Si trova appoggiato alla finestra con la testa leggermente inclinata verso il basso.


Chissà come si chiama?


Dudu? Max? Orbit?


Orbit mi piace. Si chiamerà Orbit.


Mi trovo a pochissimi metri da Orbit e dalla sua finestra e spero vivamente che mi fermino prima di romperla. Chi la sente la famiglia che ci abita poi? Come glieli restituisco i soldi che servono? Dovrei almeno attendere che mi vendano alla Finlandia o alla Corea.


Orbit si fa vicinissimo. Intravedo un taglio sopra l’occhio destro. Sarà caduto giocando?


Povero orsacchiotto, spero che lo riparino. Non è un bello spettacolo, anche perché la sua imbottitura di kapoc bianco latte stona un po’ sul giallognolo del tessuto da peluche.


Vedo anche una mano ora. Si è poggiata sugli occhi di Orbit. È una mano minuscola, che a malapena riesce a coprire le sue pupille.


Forse non vogliono che Orbit guardi me. Magari gli hanno detto di evitarmi.


Eppure sono buono, sto avvisando tutti del mio arrivo e chiedendo ai miei amici di spegnermi così non faccio male a nessuno.


Quegli sbadati.


Potrei fare amicizia col bimbo intanto che arrivano. Sembra simpatico.


Chissà come si chiama?


Jaamal? Salem? Taamir?


Taamir mi piace. Si chiamerà Taamir.


Taamir indossa una maglia bianca sporca di rosso, dei pantaloncini blu e delle scarpe grigie. Ha i capelli a caschetto, neri come il petrolio.


Arrivato alla finestra scopro che questo Orbit deve stare davvero simpatico a tutta la famiglia: oltre a Taamir anche un uomo sulla quarantina e una donna col velo si stringono forte a lui!


Chissà come si chiamano?


Muhammad e Basheera? Saeed e Lateefa? Rashid e Jameela?


Rashid e Jameela mi piacciono. Si chiameranno Rashid e Jameela!


Rashid ha un viso sconvolto. Tiene stretto a sé il piccolo Taamir che non accenna a staccarsi da Orbit. Jameela piange. Non capisco perché. Forse ha paura.


Ragazzi, c’è un malinteso, voglio solo esservi amico! Adesso mi spengono. Ve lo prometto!


Entro in casa urlando a più non posso di frenarmi ma nessuno mi sente. Né AGM – 88 – HARM, né AS – 9- KYLE, né tantomeno AGM – 62 – WALLEYE. Per non parlare degli omaccioni in divisa che volevano vendermi alla Finlandia o alla Corea.


La casa intanto si illumina e tutto quello che prima vedevo in piedi in una frazione di secondo giace esanime a terra, tra sabbia, plastica, ferro, mattoni e altre macerie.


Ho finalmente stretto amicizia con la mia nuova famiglia, solo che non credo si siano accorti di me.


Giacciono anche loro al mio fianco, con la testa verso il cielo, quella distesa azzurra che solitamente si fa paesaggio dei desideri più audaci di grandi e piccini.


Il mio cielo, il loro cielo, che da sogno si è trasformato in incubo.


Da quando in qua bisogna aver paura di qualcosa di tanto bello?


E mentre anche io sto per addormentarmi, tra gli ingranaggi distrutti e rumorosi del mio motore e delle urla anonime in lontananza, mi faccio la domanda che forse anche AGM – 88 – HARM, AS – 9- KYLE ed AGM – 62 – WALLEYE si sono fatti: Adesso io sono distrutto. Adesso ho distrutto loro. Il mondo è finalmente salvo?

Il Concorso

"la Prima Edizione del Premio 176 volte Europa"

“176 volte Europa” è una sfida fra i progetti finanziati dall’Unione Europea nei 176 Comuni della Provincia Autonoma di Trento. L’iniziativa, lanciata da Europe Direct Trentino, punta a far conoscere sempre più ai cittadini le attività concrete realizzate dall’Unione Europea, premiando il miglior progetto trentino.

L’ideatore del Concorso “176 volte Europa”, è il dott. Giarcarlo Orsingher che così racconta la nascita e la realizzazione del Concorso: “L'idea mi è venuta un po' per scherzo nel corso della scorsa estate”, racconta Orsingher, “quando ho avuto l'ennesima conferma che i cittadini non si rendono conto di quanto l'UE sia presente concretamente nei nostri territori. Contemporaneamente stavo realizzando una sorta di database dei progetti finanziati dall'UE in provincia e allora ho pensato a quale poteva essere un modo coinvolgente per rendere consapevoli i trentini della presenza dell'UE. Da sportivo, mi è venuta in mente l'idea di una sfida che riguardasse tutti i territori comunali.

Il 24 agosto 2018 abbiamo inviato una lettera a tutti i 176 Comuni trentini (a firma dell'allora assessore Olivi), chiedendo l'indicazione di un progetto interessante finanziato dall'UE sul loro territorio. La risposta è stata molto bassa (meno del 10%), quindi mi sono messo a cercare io dei progetti, possibilmente riguardanti settori e programmi UE diversi. In alcuni casi progetti realizzati dall'amministrazione comunale, in altri (come il vostro) da altri soggetti.

Dopo aver suddiviso i progetti per territori e aver fatto l'estrazione dei primi terzetti, il 15 ottobre 2018 abbiamo lanciato la prima fase con le 58 sfide; si è conclusa l'8 gennaio 2019 e abbiamo ricevuto complessivamente 2544 voti online.

I 58 progetti vincitori, più i due "migliori perdenti" si sono qualificati per la seconda fase e ai titolari di questi progetti abbiamo chiesto la realizzazione del video clip "promozionale".

Dopo l 'estrazione a sorte dei terzetti, è stato aperto il voto per le 20 sfide della seconda fase (dal 18 febbraio al 22 marzo 2019) che ha avuto 2590 voti in totale.

Ai 20 vincitori (più il miglior perdente) della seconda fase abbiamo proposto la realizzazione del videoclip con il testimonial e dopo l'estrazione delle sette terne (il 26 marzo 2019) abbiamo aperto il voto dall'8 al 24 aprile. Le sette sfide finali hanno raccolto complessivamente 1541 voti che hanno decretato i sette progetti finalisti presentati infine l'11 maggio a "Siamo Europa".

Nel frattempo (dicembre 2018) c'era stato l'attentato di Strasburgo e, a inizio marzo 2019, l'approvazione da parte del Consiglio provinciale della mozione che impegnava la Giunta a realizzare un evento e a istituire un premio dedicato alla figura di Antonio Megalizzi. Ho così proposto di premiare il vincitore di "176 volte Europa" con qualcosa dedicato alla figura del giovane. Avuto l'ok dall'alto abbiamo concordato con la sorella e la fidanzata di Antonio il premio che sabato vi è stato consegnato”.






LE SFIDE

"una sfida dietro l'altra"
  • Le 58 sfide del primo turno

    #1 – Imer - Borgo Chiese - Volano
    #2 – Sagron Mis – Fai della Pag. - Croviana
    #3 – Novaledo – Fondo – Mezzolombardo
    #4 – Campitello di Fassa – Cavedago – Telve di Sopra
    #5 – Daiano – Avio – Bresimo
    #6 – Moena – Spiazzo – Pomarolo
    #7 – Panchià – Calliano – Sarnonico
    #8 – Predazzo – Altavalle – Vallarsa
    #9 – Sen Jan di Fassa – Cavedine – Vignola Falesina
    #10 – Soraga – Drena – Grigno
    #11 – Tesero – Strembo – Altopiano della Vigolana


    #12 – Ziano di Fiemme – Giustino – Telve
    #13 – Aldeno – Massimeno – Canal San Bovo
    #14 – Besenello – Cis – Borgo Valsugana
    #15 – Cimone – Mezzana – Calceranica al Lago
    #16 – Nogaredo – Romallo – Palù del Fersina
    #17 – Ronzo Chienis – Ville d’Anaunia – Civezzano
    #18 – Andalo – Lavarone – Valdaone
    #19 – Molveno – Ossana – Carzano
    #20 – Nave San Rocco – Castello Tesino – Cavizzana
    #21 – Baselga di Piné – Mezzano – Commezzadura
    #22 – Lona Lases – Castel Ivano – Bleggio Superiore
    #23 – Segonzano – Roveré della Luna – Carisolo
    #24 – Amblar Don – Pieve Tesino – Castello Molina
    #25 – Livo – Folgaria – Pieve di Bono Prezzo
    #26 – Romeno – Cinte Tesino – Bondone
    #27 – Ronzone – Cavalese – Zambana
    #28 – Sfruz – Ospedaletto – Comano Terme
    #29 – Sporminore – Isera – Pergine Valsugana
    #30 – Arco – Ronchi Valsugana – Cembra Lisignago
    #31 – Borgo Lares – Primiero San Martino – Lavis
    #32 – Fiavé – Varena – Brez
    #33 – Pelugo – Caldonazzo – Malosco
    #34 – Porte Rendena – Albiano – Canazei
    #35 – Sella Giudicarie – Roncegno Terme – Rovereto
    #36 – Stenico – Tenna – Ruffré Mendola
    #37 – Vallelaghi – Samone – San Michele all’Adige
    #38 – Nomi – Campodenno – Fierozzo
    #39 – Villa Lagarina – Bocenago – Capriana
    #40 – Giovo – Ala – Castel Condino
    #41 – Caderzone Terme – Peio – Mezzocorona
    #42 – Cles – Brentonico – Sant’Orsola Terme
    #43 – Cavareno – Luserna – Dro
    #44 – Riva del Garda – Carano – Caldes
    #45 – San Lorenzo Dorsino – Terzolas – Trento
    #46 – Contà – Bedollo – Frassilongo
    #47 – Denno – Mazzin – Madruzzo
    #48 – Spormaggiore – Scurelle – Storo
    #49 – Tenno – Dambel – Fornace
    #50 – Ledro - Levico terme – Cloz
    #51 – Mori – Dimaro Folgarida – Ton
    #52 – Pellizzano – Sover – Tre Ville
    #53 – Pinzolo – Cagnò – Castelnuovo
    #54 – Torcegno – Garniga Terme – Castelfondo
    #55 – Rumo – Tione – Vermiglio
    #56 – Valfloriana – Predaia – Malé
    #57 – Rabbi – Terragnolo – Bieno – Revò
    #58 – Faedo – Nago Torbole – Sanzeno - Trambileno

  • Le sfide del secondo turno

    #1 Canal San Bovo - Pellizzano - Garniga Terme
    #2 Cavedine – Grigno - Riva del Garda
    #3 Croviana - Ala - Canazei
    #4 Borgo Valsugana – Calliano - Spiazzo
    #5 Baselga di Piné – Spormaggiore - Sant'Orsola Terme
    #6 Vallarsa – Predaia - Tenna
    #7 Revò – Fierozzo - Folgaria
    #8 Levico Terme – Mori - Rumo
    #9 Bocenago - Castello Tesino - Trambileno
    #10 Castel Ivano – Ossana - Lavarone
    #11 Altopiano Vigolana - Ronchi Valsugana - Lavis



    #12 Luserna – Zambana - Ospedaletto
    #13 Carisolo - Pieve Tesino - Fornace
    #14 Mezzocorona – Rovereto - Cinte Tesino
    #15 Trento – Frassilongo - Denno
    #16 San Michele a/A – Altavalle - Palù del Fersina
    #17 Telve Riva – Terragnolo - Pinzolo
    #18 Borgo Chiese – Calceranica - Pergine Valsugana
    #19 Caldonazzo – Avio - Fiavé
    #20 Telve di Sopra – Fondo – Ronzo Chienis
    #21 Green grill - Altavalle

  • Le sfide del terzo turno

    #1 Revò
    #2 Cavedine
    #3 Levico Terme
    #4 Borgo Chiese
    #5 San Michele all'Adige
    #6 Carisolo
    #7 Luserna

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I sette finalisti

Borgo Chiese - Carisolo - Cavedine - Levico Terme - Luserna Revò - San Michele all’Adige


La valorizzazione del sentiero etnografico lungo il Rio Caino di Borgo Chiese e il restauro della Chiesa di S. Stefano a Revò sono stati realizzati con il Documento Unico di Programmazione (DocUP) del settennio 2000-06, la Casa del parco-Geopark di Carisolo è stata resa possibile grazie al Programma Operativo (PO) del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2007-13; l'assunzione da parte della casa di Riposo "Valle dei Laghi" di soggetti in condizioni di debolezza occupazionale per servizi ausiliari di tipo sociale a carattere temporaneo è dovuta al PO 2007-13 del Fondo Sociale Europeo (FSE), mentre con il progetto LEADER “Trentino orientale” 2014-20 Levico terme ha valorizzato la fruibilità turistica del Forte Colle delle Benne. Si deve invece al programma di cooperazione INTERREG IIIC il “Sentiero cimbro dell'immaginario” realizzato a Luserna tra il 2003 e il 2006 e infine il “Carnival king of Europe” del Museo di San Michele all'Adige realizzato grazie a due edizioni del programma CULTURA 2000” (2007-09 e 2010-12).



Il progetto vincitore

Borgo Chiese - Carisolo - Cavedine - Levico Terme - Luserna Revò - San Michele all’Adige


Bellissimi i sette progetti finalisti, tutti di altissima qualità ma, alla fine, dopo una competizione molto agguerrita contro gli altri progetti, l’abbiamo spuntata noi, con il progetto “INTERVENTO 19”. Una grande soddisfazione per la nostra azienda, per il nostro Comune di Cavedine e per l’intera Valle dei Laghi. Il pubblico in sala (oltre 220 persone) e la Commissione tecnica all’uopo nominata hanno premiato l’APSP Residenza Valle dei Laghi e il progetto “INTERVENTO 19”. Ecco la classifica finale con i tre migliori progetti e le percentuali di voto:


1. APSP Residenza Valle dei Laghi - INTERVENTO 1922%
2. Luserna - SENTIERO CIMBRO DELL’IMMAGINARIO21,4%
3. Borgo chiese - SENTIERO ETNOGRAFICO LUNGO IL RIO CAINO18,19%
  • 0

    Partecipanti
  • 0

    Sfide
  • 0

    Finalisti
  • 0

    Vincitore

MEDIA

"video, immagini, articoli..."

Conclusioni

"progetto vincitore, ringraziamenti"

Senz’altro una bella ed entusiasmante avventura quella del Concorso “176 volte Europa”. Un’iniziativa coinvolgente che ci ha fatto conoscere la ricchezza e la moltitudine dei progetti targati UE realizzati in Trentino.

Un modo, soprattutto, per ricordare la figura di un europeista convinto come Antonio Megalizzi.

Per noi è stato un gioco che abbiamo, tuttavia, preso molto sul serio: anche noi, come il dott. Orsingher, siamo degli sportivi incalliti e quindi, ci siamo dati da fare (e molto) per portare il prestigioso Premio a Cavedine. Un Premio, naturalmente, che premia implicitamente tutti i progetti presentati nella competizione. Uno più bello dell’altro.


Con queste pagine, abbiamo voluto ricordare la storia del reporter trentino Antonio Megalizzi e lasciare una traccia di questa nostra bellissima esperienza al Concorso “176 volte europa”.

Grazie a tutti.


LA PRESIDENTE - Cristina Conti

IL DIRETTORE - Livio Dal Bosco